Quando arriveranno le auto a guida autonoma in Italia?

Normative, sfide e integrazione con i veicoli elettrici verso un futuro di mobilità sostenibile e connessa. Leggi l’articolo sul Blog di Free To X.

Quando arriveranno le auto a guida autonoma in Italia?

 

La rivoluzione della mobilità autonoma sta avanzando a livello globale, ma quando e come si realizzerà in Italia? Ecco una rapida e completa panoramica della situazione attuale e delle prospettive future. 

Partiamo dal principio: cosa si intende per “guida autonoma”? 

Quando si parla di guida autonoma, si tende a semplificare un concetto molto complesso e strutturato. La Society of Automotive Engineers (SAE) ha definito uno standard internazionale che classifica i veicoli in sei livelli di autonomia: 

  1. Livello 0: nessuna automazione, la guida è completamente manuale; 
  2. Livello 1: l’automazione fornisce assistenza al conducente; 
  3. Livello 2: l’automazione è parziale e prevede, ad esempio, assistenza al mantenimento della corsia e cruise control adattivo; 
  4. Livello 3: l’automazione condizionale, che prevede che il sistema gestisca la guida in autonomia in determinate condizioni; 
  5. Livello 4: l’alta automazione prevede che il veicolo possa guidare autonomamente in aree specifiche; 
  6. Livello 5: l’automazione completa prevede che il veicolo sia completamente autonomo in ogni situazione; 

Attualmente, la maggior parte dei veicoli avanzati in circolazione in Italia si colloca al livello 2, quindi un livello di automazione abbastanza limitato, anche se alcune sperimentazioni stanno lentamente ampliando il livello di autonomia per i veicoli in circolazione. 

 

Cosa dice la normativa italiana sulle auto a guida autonoma? 

Il percorso per l’introduzione dei veicoli autonomi in Italia è regolato principalmente dal Decreto Ministeriale n. 70 del 28 febbraio 2018, anche noto come “Decreto Smart Road 

Questo decreto, in breve: 

  1. Stabilisce le modalità per la sperimentazione di veicoli a guida autonoma su strade pubbliche; 
  2. Definisce i requisiti tecnici necessari per ottenere le autorizzazioni; 
  3. Pone le basi per l’integrazione tra veicoli autonomi e infrastrutture stradali. 

Il Decreto Smart Road rappresenta un primo passo significativo, ma la normativa necessita di ulteriori sviluppi per accompagnare l’evoluzione tecnologica di questi veicoli. 

Quali sono le sfide che l’Italia deve superare? 

L’adozione diffusa delle auto a guida autonoma in Italia deve affrontare diverse sfide, dalle infrastrutture alle frizioni socioculturali. Esaminiamole tutte. 

Ostacoli infrastrutturali 

  1. Necessità di modernizzare la rete stradale con sensori e sistemi di comunicazione; 
  2. Sviluppo di reti 5G capillari per garantire la connettività necessaria; 
  3. Aggiornamento della segnaletica e standardizzazione delle infrastrutture per garantire piena sicurezza all’adozione di queste tecnologie di guida; 

Adeguamento delle normative all’adozione dei veicoli autonomi 

  1. Chiarimento delle responsabilità legali in caso di incidenti; 
  2. Armonizzazione delle normative italiane con quelle europee; 
  3. Definizione di standard di sicurezza informatica per prevenire attacchi hacker e manomissioni dei meccanismi di guida automatica; 

Accoglienza del mercato e dei consumatori 

  1. Costruzione della fiducia pubblica nei confronti della tecnologia autonoma; 
  2. Superamento delle resistenze culturali al cambiamento; 
  3. Gestione della transizione occupazionale e formazione per professionisti del trasporto; 

In breve, qual è lo stato della guida autonoma in Italia? 

L’Italia si trova in una fase preliminare del percorso verso la mobilità autonoma. Sebbene esistano già le basi normative e alcuni progetti pilota, la piena adozione richiederà tempo, investimenti significativi e un cambio di paradigma culturale 

Alcuni esperti stimano che i veicoli completamente autonomi potrebbero essere operativi entro dieci anni, ma la verità è che la loro diffusione capillare avverrà gradualmente e con ritmi differenziati sul territorio nazionale, influenzata dalle peculiarità infrastrutturali e socioeconomiche delle diverse aree della penisola. 

Importante però notare che questa transizione si sta sviluppando parallelamente alla diffusione dei veicoli elettrici, creando una sinergia fondamentale. La maggior parte delle piattaforme di guida autonoma viene infatti sviluppata su base elettrica, poiché l’architettura digitale di questi veicoli si integra naturalmente con i sistemi di alimentazione elettrica. I progressi nell’infrastruttura di ricarica per veicoli elettrici stanno quindi indirettamente preparando il terreno anche per la mobilità autonoma 

Condividi su:

Dal nostro Blog