Negli ultimi anni, la sostenibilità è diventata un tema centrale nel mondo dei trasporti. La necessità di ridurre le emissioni di CO₂ e di combattere il cambiamento climatico ha spinto le case automobilistiche a cercare soluzioni innovative per il futuro. Tra le alternative più promettenti, le auto elettriche e quelle a alimentate a idrogeno sono al centro del dibattito. Ma quale di queste due tecnologie è destinata a dominare il futuro della mobilità? Scopriamolo insieme.
Auto elettriche a batteria: caratteristiche e funzionamento
Le auto elettriche a batteria sono senza dubbio le protagoniste della mobilità sostenibile oggi. Funzionano grazie a un motore elettrico alimentato da una batteria ricaricabile, che immagazzina energia elettrica. Quando si guida un’auto elettrica, il motore converte in movimento l’energia immagazzinata nella batteria, evitando l’utilizzo di combustibili fossili. Questo significa zero emissioni di CO₂ durante la guida e un impatto ambientale ridotto rispetto alle auto tradizionali.
Una delle caratteristiche principali delle auto elettriche è la possibilità di ricaricare la batteria tramite le colonnine di ricarica, sempre più diffuse nelle città e lungo le autostrade. L’autonomia di un’auto elettrica dipende dalla tipologia di veicolo scelto e dalla capacità della batteria, che può variare da circa 150 km per le auto prettamente urbane fino a oltre 600 km con i modelli più avanzati. Sebbene il tempo di ricarica possa sembrare un fattore potenzialmente limitante per chi è alle prime armi, con l’evoluzione delle infrastrutture e delle tecnologie di ricarica veloce, i tempi stanno via via riducendosi.
Cosa sono le auto a idrogeno e come funzionano
Le auto a idrogeno sono una delle alternative che stanno guadagnando attenzione. A differenza delle auto elettriche, le auto a idrogeno funzionano grazie alle celle a combustibile, che convertono l’energia chimica dell’idrogeno in energia elettrica. In pratica, l’idrogeno immagazzinato in un serbatoio all’interno del veicolo viene inviato alla cella a combustibile, dove reagisce con l’ossigeno presente nell’aria e produce energia elettrica, utilizzata per far funzionare il motore elettrico. Il risultato finale è simile a quello di un’auto elettrica: nessuna emissione di CO₂, ma solo vapore acqueo come sottoprodotto della reazione chimica.
Una delle principali caratteristiche delle auto a idrogeno è la velocità di rifornimento: in soli 3-5 minuti il serbatoio può essere ricaricato completamente, garantendo un’autonomia che, in alcuni casi, supera anche i 600 km. Tuttavia, mentre le auto elettriche si stanno diffondendo rapidamente anche grazie all’espansione della rete di ricarica, l’infrastruttura per il rifornimento di idrogeno è ancora estremamente limitata a causa dell’elevata complessità di realizzazione delle stazioni e complessità di distribuzione dell’idrogeno. Le stazioni di rifornimento a idrogeno sono poche e localizzate principalmente in alcune zone geografiche, il che rende l’utilizzo di auto a idrogeno ancora poco pratico.
Idrogeno vs Elettrico: le principali differenze
La principale differenza tra le auto elettriche e quelle a idrogeno risiede nel tipo di alimentazione. Le auto elettriche si ricaricano tramite batterie che immagazzinano energia elettrica, mentre le auto a idrogeno utilizzano un serbatoio ad alta pressione per immagazzinare idrogeno, che alimenta una cella a combustibile per generare elettricità e far funzionare il motore.
Un altro aspetto da considerare è l’autonomia. Le auto a idrogeno tendono ad avere una maggiore autonomia rispetto alle auto elettriche, grazie all’elevata densità energetica dell’idrogeno. Tuttavia, il fattore che rende le auto elettriche più diffuse è la disponibilità delle colonnine di ricarica. In Italia, infatti, la rete di ricarica [link alla pagina rete di ricarica per auto elettriche è in continua espansione, e sempre più colonnine sono presenti lungo le autostrade e nelle città, come quelle offerte da Free To X.
Invece, l’infrastruttura per il rifornimento a idrogeno è ancora in fase di sviluppo. Questo comporta una elevata difficoltà di accesso e una limitata disponibilità delle stazioni di rifornimento. Inoltre, la produzione di idrogeno su larga scala è ancora costosa e dipende, in molti casi, da fonti non sempre sostenibili. Il 96% dell’idrogeno mondiale è prodotto tramite reforming, mentre solo il 4% è idrogeno verde, ovvero prodotto con elettrolisi a partire da energia rinnovabile. Diversamente, l’energia erogata dalle colonnine di ricarica è in larghissima parte certificata rinnovabile: sulla rete Free To X lo è al 100%!
Quale tecnologia per il futuro dell’automotive?
La domanda che molti si pongono è: quale di queste tecnologie sarà la più utilizzata in futuro? La risposta non è semplice, poiché entrambe le soluzioni hanno vantaggi e svantaggi.
Le auto elettriche sono oggi la scelta più pratica per chi cerca una soluzione sostenibile per la mobilità. La rete di colonnine di ricarica sta crescendo a un ritmo accelerato, e con l’evoluzione delle batterie , le auto elettriche stanno diventando sempre più convenienti e performanti. L’autonomia delle batterie continua a migliorare e il costo a diminuire, rendendo l’auto elettrica una scelta molto attraente per chi vuole ridurre l’impatto ambientale e godere di un’esperienza di guida silenziosa e fluida. Inoltre le auto elettriche vantano un’efficienza alla ruota elevatissima rispetto a tutte le tecnologie concorrenti, idrogeno compreso.
Le auto a idrogeno, potrebbero avere un ruolo nel futuro, specialmente per i veicoli commerciali e per le lunghe distanze. La velocità di rifornimento e la maggiore autonomia sono vantaggi che potrebbero spingere questa tecnologia nei settori in cui l’autonomia e le lunghe percorrenze sono fondamentali. Tuttavia, l’idrogeno resta una tecnologia di nicchia, almeno fino a quando non si amplierà la rete di rifornimento e si ridurranno i costi di produzione e di manutenzione.
La corsa verso un futuro più sostenibile nel settore della mobilità è in pieno svolgimento, e sia le auto elettriche che quelle a idrogeno sono in pista per fare la differenza. È probabile che nei prossimi anni vedremo una combinazione di entrambe le soluzioni, con l’elettrico che continuerà a dominare per la mobilità leggera e l’idrogeno che, pur con le sue sfide, potrà essere una valida opzione per il trasporto ultra pesante, per l’aviazione o per il settore navale. L’importante è che la transizione verso una mobilità più verde sia già iniziata, e il futuro sembra essere decisamente elettrico… e forse anche a idrogeno.